Nel 1526 Antonio da Sangallo il Giovane si recò in Romagna inviato da papa Clemente VII, alla vigilia del Sacco di Roma, per aggiornare le fortificazioni rispetto alle nuove tecniche belliche; al contempo l'architetto rilevò anche i principali monumenti dell'antichità romana. Dopo un accurata analisi storica del periodo e del contesto, vengono presi in esame circa quaranta fogli conservati agli Uffizi, disegni di Antonio il Giovane o della sua cerchia, relativi a Ravenna, Rimini, Cervia, Cesena, Faenza, e fornite notizie relative anche alle disperse carte su Forlì e Imola.